TRIANGOLO A VARSAVIA – quinta parte – Brindisi/Varsavia (Polonia) - Brescia Trasgressiva

TRIANGOLO A VARSAVIA – quinta parte – Brindisi/Varsavia (Polonia) - Brescia Trasgressiva

Sono andata in bagno e ho fatto pipì. Dalla mia fica e dal culo uscivano rivoli di sborra. Ho fatto appena in tempo a finire un bide' e a sciacquarmi la faccia che lui è entrato dandomi il maglione e gli altri vestiti da indossare. Mentre entravamo in ascensore, ho sentito un po' di sperma residuo che mi scorreva lungo una gamba. Ho detto che dovevo tornare indietro e pulirmi, ma ancora una volta entrambi mi hanno invitato ad aspettare perchè erano affamati. Allora, quando ci siamo seduti al tavolo, mi sono assicurata che la gonna fosse abbastanza abbassata da coprire eventuali perdite di sperma, invece Davide ha fatto scivolare per l'ennesima volta la mano sotto il tavolo e l'ha sollevata per metà. Forse la cameriera si è accorta di cosa stava succedendo, ma non ha detto nulla.
Dopo aver fatto colazione, siamo tornati insieme nella camera di Davide, c'era un fetore di sborra e di vagina incredibile. Così Loris ha proposto di fare un altro giro prima di lasciare l'albergo. Ero ancora infoiata da quella notte di fuoco e ho pensato: “Ormai... Perchè no?”.
Ho scopato con ognuno di loro ancora una volta, ma senza culo perchè mi bruciava. Poi mi sono finalmente fatta una bella doccia e mi sono rivestita per l'ultima volta. Davide ha chiesto se poteva conservare le mie mutande sporche come ricordo, ne avevo altre in valigia e ho detto di sì.
Gliele ho regalate, ho dato un bacio in bocca a entrambi, e ci siamo scambiati le nostre email in modo da rimanere in contatto. Quindi sono andata nella mia camera per dormire un po' e sistemare la valigia. Sul volo di ritorno a casa, tutto ciò a cui riuscivo a pensare era quanto mi sentissi bene e quanto fossi ancora eccitata. Mi sembrava di sentire ancora i loro cazzi dentro di me.
Una volta arrivata, mio ​​marito ha domandato come fosse andato il viaggio, ma io gli sono saltata addosso e me lo sono scopata più volte. Addirittura più di quanto facessimo in una settimana. Non è stato per calcolo, ero semplicemente una donna super-eccitata che aveva gli ormoni a palla!
Due mesi dopo, ho inviato un'email a Davide e Loris dicendo loro che ero incinta, che non sapevo con certezza chi fosse il padre, ma che per quanto mi riguardava sarebbe stato mio marito. Ho aggiunto che, dopo la gravidanza e il parto, mi sarebbe piaciuto ancora incontrarli e giocare di nuovo con loro due. Erano state le scopate più divertenti che avessi avuto in tutti quegli anni!
FINE

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